CircleSongs – Albert Hera
Il canto in collegamento con il corpo. Canto e movimento, canto e contatto visivo, canto in relazione al gruppo. Canto e multisensorialità. Il valore dell’ascolto. L’ascolto in relazione agli altri sensi. Tecnica vocale. Tecnica come strumento basilare del facilitatore di Circle Song. Il respiro, i registri vocali. I meccanismi vocali (M0. M1. M2, M3). Le voci estreme. Il canto armonico. La gestione del suono: inizio, tenuta, fine. Il cerchio. L’ascolto in cerchio, la riproduzione in cerchio. La funzione del centro. Il facilitatore di Circle Song come colui che si mette in gioco e che è al servizio.
L’invenzione melodica in funzione dell’atteggiamento mentale e dello stato percettivo. L’invenzione melodica in collegamento con il gruppo. L’invenzione melodica come accesso allo sconosciuto. Stili di invenzioni fonemiche e melodiche. Lo stile africano, orientale, jazz, classico. Le Circle Song. I segnali basilari. I segnali avanzati. Conduzione pratiche. Abilità a utilizzare la tecnica vocale, di attingere ai registri, di venire incontro alle esigenze delle sezioni. La tecnologia in aiuto del facilitatore. Stili di Circle Song.
“La mia ricerca multidisciplinare mi fa percepire il corpo come strumento musicale, narrativo ed espressivo, che sia in ambito didattico, ludico o performativo. Partire dal corpo e dai gesti quotidiani, come il respiro, il passo, la coscienza del proprio peso, per arrivare al movimento nello spazio e alla relazione con l’altro, fino a rendere sonori i movimenti e i gesti. Se attualmente la Body music è impiegata in vari ambiti (terapeutico, riabilitativo, artistico, didattico) non va dimenticato che in molte culture nasce come veicolo per trasmettere codici e messaggi o come atto di resistenza. Vedremo alcune tecniche specifiche come gum boots (sud Africa), hambone (nord America), etc. Un focus speciale verrà dedicato alle poliritmie, polifonie e polimetri, dalla tradizione africana alla black music. Una panoramica degli strumenti della cultura africana e afro americana, la loro possibile trascrizione sul corpo, ma soprattutto l’incastro dei ritmi, delle frasi, delle voci e il concetto di “cross pulse”. Federica Loredan