Campi Morfici

Campi Morfici

 

Il seminario di domenica 26 novembre durerà 6 ore, dalla 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Per altre informazioni e iscrizioni telefonare o scrivere messaggio whatsapp a 349 5698298 (Roberto Panzanelli).

Posti limitati

 

CAMPO MORFICO E LA NOSTRA EVOLUZIONE NEL TEMPO PRESENTE (articolo di Carole Ardigò)

 

Quanto siamo consapevoli di ciò che percepiamo ed emaniamo sempre? Quanto attivo è il nostro sentire rispetto a noi stessi ed a ciò che ci circonda? Quanto percepiamo le sincronicità che creiamo? Come possiamo riconoscere i nostri talenti ed in che modo scegliamo di incarnarli o schivarli? Che tipo di “risposta” riceviamo dal Campo? Quanto ho scoperto di me nella navigazione di questi tempi così complessi e fortemente destabilizzanti? Il nostro quotidiano che indicazioni ci sta dando? Queste sono alcune delle domande guida che ci inspireranno in questo viaggio assolutamente esperienziale. Qualsiasi esperienza vissuta in piena consapevolezza può diventare uno strumento evolutivo formidabile. Ampliare il proprio spazio percettivo significa interagire con il Campo in modo intenzionale. Muoveremo i primi passi alla scoperta di questo “spazio” che sempre viviamo e che in modo, molto spesso inconsapevole, animiamo e viviamo, troppo spesso subiamo. Per farlo inizieremo da noi stessi. Il corpo, prima ancora del nostro essere, assorbe e mette in memoria tutto ciò che accade nell’implicito di ciò che viviamo, in noi ed in coloro che ci circondano, sempre. È di fondamentale importanza imparare insieme cosa significhi sentirsi, sentire, proteggersi, resistere, aprirsi, emozionarsi. Più si impara ad essere presenti a sé stessi più si imparano a percepire tutti i piani con i quali interagiamo. Il lavoro che andremo a fare ci permetterà di sentire l’evolvere della qualità del Campo che andremo a creare come gruppo. La lezione, nasce dalle esperienze vissute e condivise insieme. Ovviamente “passeggeremo” con attenzione e cura in queste tematiche ben sapendo che si tratta di un’introduzione. Allo stesso tempo potremo radicare un buon “imprinting” al fine di distillarne l’essenza.

 

ALCUNI ACCENNI TEORICI Il CAMPO

 

Il Campo è tutto ciò che circonda, penetra, vibra con il tutto. È l’ologramma apparentemente silenzioso trasparente che riflette, registra, riproduce, amplifica il tutto. È il custode della conoscenza in tutte le sue più minuziose sfaccettature. È il tessuto connettivo tra la Terra ed i mondi, tra i mondi e l’uomo, tra l’uomo e le stelle. L’uomo ne fa esperienza costantemente nella sua quotidianità in modo del tutto inconsapevole semplicemente vivendo ed interagendo col mondo. Facciamo tutti parte di una rete energetica infinitamente sensibile, capace di riprodurre e trasmettere informazioni, sensazioni, intuizioni. Più impariamo ad esserne consapevoli più potremo percepirne la forza, il potenziale ed il potere. Questo “mare magnum” è un prezioso insegnante capace di essere spietatamente crudo, generoso, cristallino permettendoci di toccare sempre con mano la nostra destrezza o la nostra inettitudine. Ciò significa che il Campo semplicemente amplificherà e renderà visibili gli effetti del nostro agire nella vita di ogni giorno. Potremmo immaginarcelo come uno specchio gigantesco capace di restituire ciò che noi emettiamo e quindi sempre e comunque muoviamo. O ancora uno strumento a corde ferme che suona – e risuona con – ciò che noi incarniamo, mettiamo in atto… Quello che Jung chiamava sincronicità ossia l’accadere simultaneo di eventi apparentemente non correlati è una manifestazione della presenza e dell’azione del Campo che pone in relazione fatti cose o persone su di un piano non immediatamente tangibile ai nostri sensi. Non vediamo concretamente il Campo bensì vediamo chiaramente gli effetti del Campo sulla realtà. Ad esempio non vediamo il vento ma vediamo i campi di grano ondeggiare sotto l’effetto del vento. Si possono distinguere tre Campi principali: Campo Personale Campo Collettivo (Sociale) Campo Universale Il Campo Personale È quello spazio a noi più prossimo ma non per questo realmente conosciuto in tutta la sua ricchezza. Una parte di questo spazio ci è nota e riguarda ad esempio tutto ciò che materialmente abbiamo vissuto, ciò che siamo e viviamo sia a livello materiale, emotivo e fisico come pure l’eredità genitoriale e sociale di cui siamo portatori con tutta la complessità ed estensione di interconnessioni che questi diversi nostri livelli di conoscenza hanno costruito nel relazionarsi tra di loro. Il Campo Personale è un vasto spazio in divenire all’interno del quale ciò che credo di essere costituisce una porzione esigua. All’interno di un viaggio evolutivo, il primo passo parte da noi, dalla nostra biografia, da ciò che siamo/crediamo di essere per spingerci a toccare l’essenza che già siamo. Situata oltre ciò che crediamo. Dall’identificazione con la – ed attaccamento alla – nostra storia, alla trasformazione di quest’ultima attraverso la disindentificazione da essa. Dalla propria biografia alla possibilità di estrarne lezioni che facciano sì che ogni storia diventi una narrazione mitologica. Il Campo Collettivo È un collettore di Campi individuali. Permette di creare reti di interconnessione tra il piano individuale e quello trascendente universale intessendo una trama sociale. Nascono così spazi di esplorazione individuale e di gruppo con svariate connotazioni. Nel nostro caso, il Campo Collettivo crea un bacino capace di: cogliere, raccogliere, condividere, custodire ed estrarre le ricchezze di una condivisione di personalità e competenze che creeranno il trampolino che permetterà ad ognuno di sentirne l’appartenenza. Sentirsi connessi ad un gruppo permette di fare l’esperienza di un Campo Unitivo: porta d’accesso ad un qualcosa di inesauribilmente ricco e generoso quale il Campo Universale. Il sentire ciò che si muove all’interno di un gruppo, percepirne la ricchezza, la risonanza, le resistenze, le vulnerabilità significa iniziare ad indossare, incarnare la capacità di leggersi sentendo noi e gli altri. Tutto ciò nel fare l’incredibile esperienza che il Campo Collettivo porta in sé: il senso di Comunità. Il Campo Universale Solo un accenno per onorare la vastità e l’onniscienza che ci circonda sempre. Il simbolo è l’alfabeto con cui il Campo Universale comunica con noi sempre. E’ lo spazio del mito, lo spazio che della trascendenza fa il suo quotidiano. Grazie a questo campo noi impariamo a fare esperienza degli Archetipi. A prestissimo!!!

Carole Ardigò

 

Iscritta nel registro professionale dei Counselor Olistici SIAF Trainer, codice LO513T-CO; iscritta nel registro professionale degli Operatori Olistici Profesional, codice LO282P-OP Professionista disciplinato ai sensi della Legge n° 4/2013.

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